Nel manifatturiero la domanda del 2024 è partita a rilento…o così sembra…
I diversi segnali a livello globale indicano come una serie di mercati siano stagnanti e privi di booster di medio e lungo periodo in termini di forecast…
Il contesto complesso dei conflitti aperti alle porte di casa nostra promuove una certa attenzione nei passi da compiere…La situazione logistica nel Mar Rosso ha già di fatto raddoppiato i valori dei noli, oltre ad aver allungato i tempi di attraversamento complessivi…
Tutto questo ci fa continuamente riflettere sull’importanza di costruire all’interno delle aziende una catena di fornitura in grado di sopportare scossoni come questi.
Dovremmo farcene una ragione e convincerci che questi sono periodi di grandi cambiamenti, che necessitano comportamenti e strategie nuove e di più ampio respiro all’interno della Supply Chain.
Sembra che la nuova normalità sia questa…e che sarà meglio per tutti abituarci a questa condizione, introducendo modelli organizzati flessibili e dinamici.
Quando il mercato letteralmente “tira”, la maggior parte delle aziende non pensano all’ottimizzazione della propria organizzazione e della propria catena di fornitura.
È in questa fase che si dovrebbero focalizzare maggiormente sui seguenti elementi e a maggior ragione quando il mercato tende alla contrazione:
- Conoscenza dei maggiori ambiti di spreco all’interno dell’organizzazione;
- Calcolo della mancata efficienza provocato dal basso livello di digitalizzazione interno ai processi;
- Definizione del potere d’acquisto attraverso il dimensionamento del proprio parco fornitori;
- Calcolo del proprio indice di rischio in termini di dipendenza dai fornitori e dalla propria capacità produttiva;
- Mantenimento della continuità della Supply Chain interna ed esterna.
Questi sono i temi che dovrebbero essere al centro delle agende di tutte le Aziende manifatturiere a prescindere dallo stato della domanda…
Vuoi ragionare insieme a noi su questi temi…contattaci.